Si è da poco conclusa a Venezia la settantesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che ha visto trionfare dopo quindici anni il cinema italiano (l’ultimo vincitore del Leone d’Oro era stato Gianni Amelio col film Così ridevano nel 1998).
Un cinema non convenzionale questa volta, poiché il Leone d’Oro è stato assegnato a un film-documentario: Sacro GRA di Gianfranco Rosi. Il film, girato in due anni, racconta la vita ai margini estremi della capitale, intorno ai 68 km del Grande Raccordo Anulare che la circondano.
Il film è interessante perché ci offre di osservare Roma da un punto di vista inconsueto: lasciamo le belle piazze e i magnifici monumenti del centro storico per conoscere le periferie e i personaggi che le abitano; guardiamo da vicino storie e luoghi che abbiamo visto forse solo di sfuggita in macchina, senza troppo interesse.
Dice Gianfranco Rosi: “Il GRA, questo fiume di traffico in eterno movimento e chi lo abita, è una realtà che reclama di essere vista, di essere pensata. Le sue contraddizioni lasciano a bocca aperta: un frate francescano sulla corsia d’emergenza che fotografa il cielo; greggi di pecore al pascolo a pochi metri da auto che sfrecciano a 120 Km all’ora… Mondi in movimento che si intersecano, ignari gli uni degli altri”.
Il film uscirà nelle sale il 26 settembre e noi di Scuola Romit siamo curiosi di vederlo!

Per approfondimenti:

– sito ufficiale Sacro GRA

– sito della Biennale di Venezia 70° Mosta del Cinema